SCEGLI BENE!
Oggi è domenica, memoria attualizzante della vittoria di Cristo sulla morte. Ma, quando ero piccola, questo giorno non era tanto speciale per la messa.
Scusa se te lo dico. Era piuttosto il magico momento del dolce domenicale.
I miei genitori ci compravano una bella guantiera di dolci. Ognuno di casa doveva esprimere la propria scelta. Cannolo, babbà, diplomatico, cassatina? Tu cosa preferisci?
No! Non cominciare con la storia del fioretto in vista della Pasqua! Le domeniche non sono contate nei 40 giorni di austerità quaresimale. Non è quindi il momento degli atti eroici.
La cosa bella, quando si ordina una guantiera di dolci, è la varietà. Ognuno ha un gusto diverso. Raramente tutti scelgono la stessa specialità della pasticceria.
Mentre scegli il tuo dolce preferito, sappi che qualcuno è intanto alle prese con una decisione diversa. Gesù ne chiarisce il contesto:
«La luce è venuta nel mondo,
ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce»
(Gv 3, 19)
Il culmine della dolcezza è raggiunto dall'invio di Gesù da parte del Padre. Con Gesù gustiamo la gradevolezza della presenza divina nella nostra vita. Egli è presentato con la metafora incisiva della luce. Chi non ne conosce e ne apprezza il valore?
Eppure qualcuno ha preferito le tenebre. Le preferisce anche ora. Qualcuno, in poche parole, rifiuta Gesù. E tutto il mondo di bellezza che lui ha rivelato e donato a noi. Non sarai mica tu?
Per sincerarcene proviamo a farci qualche domanda. Iniziamo a chiederci se Gesù ci piace. Se ci piace la sua proposta del volto di Dio. Non un Dio del tutto e subito, ma il Dio della paziente crescita umana.
Non il Dio della gloria abbagliante, ma quello della vicinanza consolante, che si fa prossimo ai piccoli e ai fragili. E vuole che tu faccia lo stesso.
|